LA FORMA DELLE PVBLICHE ORATIONI, ET della cōfessione, & assolutione, la qual si usa nella chiesa de forestieri, che è nuouamente stata instituita in Londra (per gratia di Dio) con l'autorità & cōsentimento del Re.

Nam claritas Dei illuminauit eum, & lucerna eius est agnus.

Apoc. 25.
VERGERIO A MINISTRI, ET predicatori delle chiese di magnifici signori Grisoni, Salute & pace in Iesu Christo.

ESSENDOMI molto piaciuta questa forma di orationi publi che & della confessione & assolutione, la qual nuouamente mi è stata mādata da Inghilterra. La ha uoluto cauare fuor d'un libretto che contien la somma della bella dottrina Christiana, che in quel felice regno si predica, tradurla, & portaruila stampata, accio che tutti insiene la possiam cō modamente considerar nel prossimo sinodo, & diliberar se fosse bene, che noi l'hauessimo ad introdurre nelle chiese nostre. A beneficio, & difension delle quali noi dobbiam, carifra telli in Christo, uigilar et attender con mag­gior diligentia, & feruor che mai si habbia fatto, conciosia che il Dimonio non si ha an­chor scoperto tanto impudente, & rabbioso contra la rinascente dottrina del nostro signor Iesu Christo quanto ueggiamo che egli siva [Page]scoprendo d'alcuni mesi in qua, in molti modi, ma specialmente con quel suo concilio Triden tino pieno di quante insidie & impietà, & di quanti inganni che quel maledetto cō tutta la sua incredibile astutia si è saputo imaginar. Andiamogli noi in cōtra con le arme delle o­rationi, della pietà, & innocentia delle uite, et di vna diligentia, et riuerentia grande nel predicar, & trattar il diuin thesoro della sacra­tissima parola di Dio uiuo, Della quale vi fo intender fratelli, che per altra caggione alcu­ne città, & prouintie non ne sono state priua­te, & fatte ritornar nelle folte tenebre dell'i­dolatria, se non perche non perseueraron a ma neggiarla con quella nettezza & con quel rispetto, & honore, che esse doueano, Ma se l'hauean tolta in libertà di carne, & per paura degli huomini negauan, & tutto il di impia­stracciauano Christo, et la riuelata, & cono­sciuta verità. Impariamo noi à esempio loro à douersi portar meglio, & ad amar pui la gloria di Dio, che la gloria degli huomini.

LA FORMA DELLE PVBLI­che orationi, le quali si fanno nelle chiese de pellegrini in Inghilterra.

Il ministro ouer predicatore prima che faccia altro con queste, ouer simil parole eshorta la chiesa à far oratione.

FRATELLI Christiani essendo noi qui congregati per impa­rar la parola di Dio in salute delle anime nostre, auanti ogni cosa imploriamo la diuina gratia, senza la qual nō possiamo cosa alcuna, accio che & io non vt apporti altro che la pura dottrina della diuina parola, & che voi con gran commodo della salute vostra l'ascoltiate.’

Oratione auanti la predica. ‘PAdre celeste, la cui legge è perfetta, con­uerte le anime, è uerace testimonio, Psal. 19. da la sapientia agli imperiti, & illumina gli occhi suplicheuolmente ti preghiamo, che cō la tua infinita misericordia ti degni d'illustrare le mē ti nostre, col tuo santo spirito, mediante il quale dirittamēte possiamo intender la legge tua, & hauendola conosciuta mostrar di fuori con [Page]fatti diligentemente, che da douero conosciuta l'habbiamo, Matt. 11. Isa. 66. Et essendo cosi parso a te di ri ue­lar solamente à paruuli i misterij della tua uo­lontà, et risguardar solo in colui che ha vn spirito humile, et con vna gran riuerentia trema considerando la maestà della tua parola, Rom. 8. Da à noi questa humilità di spirito, & leuaci ogni sapientia della carne che ti è nimica, & se tu ci uedi andare fuor del sentier della uerità ritiraci nella diritta uia, accio che tutti ti hono­riamo in santità & giustitia in tutti i giorni della uita nostra. Queste cose da te domandia­mo padre clementissimo in quella forma, la qual ci lasciò il tuo figliuolo & signor, & saluator nostro Iesu Christo in questo modo.
Padre nostro che sei ne cieli, etc. Finita que­sta oratione si canta grauemente vn salmo in lingua uolgar da tutta la congregatione insie­me. Matt. 6. Et poi il predicator si mette ad esporre la scrittura.’

Oratione dopo la predica. ‘CLementissimo padre, perche il tuo figli­uolo Iesu Christo ha insegnato esser beati coloro, i quali nō solamēte ascoltano la tua pa rola, ma la osseruano, et perche noi nō la possi­am [Page] osseruar se tu col tuo spirito nō la scolpissi ne cuori nostri, ti preghiamo cō tutto l'animo, che tu iscacci il Dimonio da noi, accio che es­so non ci robi la parola che habbiā udita, poi leuaci il nostro cuor di sasso, onde il frutto che ha da pullular non si secchi, Cauaci anchora fuor degli animi i pensieri et le ansietà di que­sta uita, come quelle che soglion suffocar la pa rola tua, Et fa che noi siamo terra buona, ac­cio che la tua parola in essa seminata produca molto frutto à gloria del tuo santo nome, per il medesimo Iesu Christo figliuol tuo signor no stro, Amen.’

Ne giorni di Dominica la mattina il predicatore fatta la oratio ne dice cosi. ‘Ascoltate la legge del signore.’

‘IO son il tuo signor Dio, il quale ti ho cauato fuor della terra d'Egitto, et della ca sadi ser­uitù. Non harai Dei forestieri, &c.’

Dopo letta tutta la legge si fa la publica cō fession de peccati, parlando il predicator in questo modo.
‘Habbiam ueduto in questa diuina legge co­me in un specchio quanto, & in quanto uarij [Page]modi noi habbiam offeso Dio con i peccati nostri, Adunque di questi domandiamogli cō tutto il cuore perdomaza cosi dicendo.’

‘Eterno Dio, et padre nostro clementissimo noi si gittiamo in terra suplicheuolmente da­nanti la tua diuina maesta, cōtra la quale con fessiamo apertamente, et senza alcuna hipo­crisia di hauer grauissimamēte peccato, onde non simo degni di esser chiamati tuoi figliuoli percioche oltre che siā nati, Luc. 15. Psal. 50. Gen. 6.8 et cōcetti ne pec­cati, & mal atti ad ogni bene, & inclinati al male āche in molti modi habbiā uiolato i tuoi comandamēti, nō ti portando quella riuerētia, che dobbiamo per la tua dignità, et nō aman­do i prosimt nostri nel modo che tu ci comādi, tāto che considerato il rigor della tua giustitia cōfessiamo noi meritar la eterna dānatione, et che sarebbe spacciato il fatto nostro, se la tua immensa misericordia di gran lōga nō superas­se essa tua giustitia, cō la qual misericordia tu sei solito di andar in cōtra clemente, & propi tio à tutti i penitenti, etiandio quando sono an­chora molto lontani. Et cio nō gia per alcuna nostra dignità, ma per il di letto figliuol tuo Ie su Christo, dalli cui meriti piegato non ti uoler [Page]pui ricordar de peccati nostri, ma hauendoce gli cōdonati riceuine cōuertiti à te per uera pe nitētia d'animo. Percioche tu sei colui, che nō vuoi la morte del peccator, Ezec. 18. ma che egli si con uerta, & uiua, Et hauendoci in questo modo riceuuti, accioche nell'auenir pui nō ti offen­diamo, degnati cō la tua clementia di crear in noi vn cor nuouo, Psal. 50. Ezec. II, Ierem. 31 Eph. 5. & di carne toltone via quel di sasso, & in esso scriui tu la legge tua, la qual poi in tutto il corso dello uita nostra cō sante opere mostriamo di fuori, caminando co me figliuoli della luce in nouità di uita in glo­ria tua, & del tuo figliuolo, et in edificatione della sua chiesa, per il medesimo Iesu Christo fi filiuol tuo. Amen.’

Forma della assolution. Il ministro la propone brieuemente & chiaramente con queste, ouer simil parole.
‘DOpo è cosi piacuito all'eterno Dio di uo ler perdonar à quei, Ezec. 18. che ueramēte si pen tono, et cōfessan di hauer peccato, & nō li uo glia condonar à queglii che sono ostinatamēte impij, et di cono di nō esser peccatori, o scusan gli peccati, noi dobbiā molto bēriconoscere, et confessar di esser peccatori. Adunque a tutti [Page]uoi che siete tali & ui uergognate, et ui pentite di hauer fatti i peccati, et dopoi fermamēte credete quelli à uoi esser tutti pienamēte perdo nati per i meriti di Christo solo, & ui delibera te nell'auenir di mortificar i membri nostri terresti, & sequitar le cose celesti, à uoi dico per­che credete nel figliuol di Dio uiuo, Matt. 18. Ioan. 20 con la pa­la di Dio ui annuncio che in cielo i peccati ui sono rimessi per il nome del signor nostro Iesu Christo benedetto in tutti i secoli, Amen.’

‘A tutti quei ueramente che anchora di uo­stri peccati ui delettate, et nō li uolete cōfessar et corregere, o pur conoscendogli, cercate al­tro rimedio della salute che l'unico merito del benificio di Christo signor nostro, Ioan. 3. a uoi tali dico perche amate piu le tenebre, che la luce, et nō credete et nō ui confidate nell'unigenito figliuol di Dio, per la parola sua ui annūcio tutti i uostripeccati esser legati in cielo, et nō ui sa­ran slegati, et perdonati, se nō ui pentirete, & nō crederete in Christo, et nella sua pura, et ri purgata et monda dalle inuentiō, & idolatrie Romane dottrina. Et per testificar che noi sia mo alieni dal numero di questi, Diremo publi­camente, & di cuore la somma della nostra di uina fide in questo modo.
[Page] Io credo in Dio padre onnipotente, &c.’

Cio finito si fa oratione pertutte lene­cessità della chiesa. ‘ONnipotente, celeste, & misericordioso padre, dopo che per tua infinita bontà ti sei deguato di liberarci dalle tenebre della ig norantia, et idolatria Romana, hauendo riue­lato à noi tragli altri il misterio dell'Euangelio del tuo figliuolo (di che noi ti rendiamo immē se gratie) ti preghiamo suplicheuolmēte, che ti degni anche di fortificarci con la gratia del tuo spirito, accioche riteniamo questa Chri­stiana fede costantemēte fin al fine, & con la pietà, & innocētia della uita la facciam ue­der di fuori in gloria tua.’

‘Oltre di cio che tu ti degni col tuo potente braccio, col qual fin hora l'hai defeso da suoi nimici difender sempre il clementissimo pren­cipe, et Re nostro Eduardo sesto, et col tuo spi rito cosi illustrar la sua mente, che essendo cre scuita in lui la tua gratia cō la età egli gouerni il popolo suo sotto il Re di Re Christo secōdo la tua parola, & che sotto di lui facciamo vna quieta & allegra uita con ogni pietà, et hone stà cō accrescimēto del regno del tuo figliuolo. 1. Tim. 2.

[Page] ‘Dopoi col spirito del tuo cōsiglio gouernerai la famiglia di esso nostro signor Re, & tutti i primarij del suo regno, & tutti i magistrati, specialmēte il prudētissimo senato regio, et cō serueragli nulla uera dottrina del tuo figliuolo et in una mutua cōcordia d'ammi nel signore.’

‘Concedi anchora che tutto il popolo di que sto regno uolentiera abbracci la uoce de tuoi profeti, et stiafermo nella debita obidientia de magistratiper cōseruation di questo regno, et edification della tua chiesa.’

‘Oltre di cio che tu difendi cōtra tutti gli ini mici gli altri prencipi che son fuor di questo re gno, et tutte le città, & magistrati, i quali a­mano la tua parola, et ne fan professiōe, accio che quietamēte possan gouernare i sudditi loro nella uera cognitione della tua pura dottrina.’

‘Ti preghiamo anchora clemētissimo padre, per la cōseruation delle chiese si di questo reg­no come di tutte l'altre disperse in tutto il mon do, nelle quali si predica la uera dottrina del tuo figliuol repurgata dalle bestemmie dell'antichristo Romano, scaccia uia da quelle i falsi pastori, Esa. 3. Ierem. 12 et mercenarij, i quali mangiano, et cō culcano la uigna tua diletta. et sospingi in essa [Page]Lauoratori diligenti, & fedeli dispensatori de tuoi misterij, che nō cerchino la lor priuata, Matth. 9 ma solamente la tua gloria.’

‘Specialmēte da il tuo fauor à questa nostra chiesa, et con la tua misericordia, & potentia conseruala hauendola nuouamente piantata, (per lo qual beneficio ti rendiamo grandissime gratie) onde ogni giorno ella uada crescendo in ogni pietà à gloria del tuo nome, et edificatio­ne di tutti gli huomini.’

‘Degnati anchora di difender le tue chiese in tutto il mondo, che sono uesate dalla tiranni de d'antichristo specialmente la N. & la N.’

‘Tipreghiamo anchora per tutte le chiese tutti i Re, prencipi, et magistrati, i quali essen­do ingannati dalle Romane idolatrie anchora non han potuto aprir l'orrecchie, et sentir & conoscer la uoce del tuo figliuol Iesu Christo anziper ignorantia anchor la persequitano, che tu conduchiessi, cō gli altri in qualunque modo sedutti, Ioan. 10, 1. Petr. 2. et abbarati alla luce, et alla di­ritta uia, accio che tutti per gloria del tuo no­me possiamo esser in un oule istesso sotto un sol pastor delle anime nostro Iesu Christo.’

‘In fine ti preghiamo ottimo padre che tu [Page]consoli col tuo spirito tutti i nostri fratelli ue­sati, et afflitti dall'Antichristo per la confes­sione del nome tuo, et che con la tua possanza tanto gli confermi in fede che costantemente alla presentia degli huomini sempre senza pais ra confessino il nome tuo, Luc. 24. & del tuo figliuolo.’

‘Degnati anchora di uoler recrear quegli che col tuo giusto giudicio ti è parso di esercitar cō malatie, con pouertà, con esilij, & con altre calamità dell'animo, & del corpo, et insieme fagli capaci ad intender per quei gastighi, Proue. 3. che ueramente sono amati da te, onde in fine à te di cuor si conuertano. Tutte queste cose noi si confidiamo di hauer certissimamente ad impe trar per la paterna tua bontà uerso noi tuoi fi­gliuoli, la qual inuochiamo con la oratione or dinataci dal tuo figliuolo signor nostro, per lui medesimo in questo modo pregando,
Padre nostro, che sei ne cieli, &c.’

Fatta questa oratione si canta con grauità da tutto il popolo qualche salmo in lingua uol gar, Dopo si da licentia alla chiesa con queste parole.
‘Habbiate in memoria i poueri, preghiamo l'un per l'altro, Dio ui habbia misericordia, et [Page]ui benedica, Psal. 66. & di mostri chiaro tra uoi il lu me della sua faccia, Amen.’

In fine non douendo alcun comparir uacuo dauanti il cospetto di Dio, & hauendo noi il particolar comandamento di Dio, Exo. 23.24. Ioan. 12. & di Chri sto della cura, & sostentation de poueri, i Dia coni della chiesa dauāti le porte ogni uolta che si congregan le persone diligentemente riccol­gono le elemosine.

Alcuni maligni spiriti uanno spargendo, che nel regno d'Inghilterra, dopo che ui è sta­ta scacciata la obidientia papesca, non ui è piu ne religion, ne carità, & qui si puo uedere che anziui è ogni bene, & à punto il uero et pro­prio culto, che si de dar à Dio secondo la ordi­nation di Christo.

Ma meglio anchora il potrete giudicare quando harete letto tutta la somma della santa dottrina che in quel regno si predica, & tosto ue la darò tra­dutta.

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